Sonetto

In questo sonetto la situazione è paragonata addirittura a quella subita dagli ebrei schiavi in Egitto con relative maledizioni al responsabile dei lavori.

SONETTO

Quando mosè davanti al re tiranno

le minacciose voci udir facea

e altiero in volto libertà chiedea

e riposo da lungi acerbo affanno

Per trarsi fuor dal ostinato inganno

d’infausti segni e di flagelli compiea

tutto l’egitto e Faraon vedea

orrende piaghe e irriparabil danno

Tal sici pur tu che di superbia vanti

Sig. Nenbrot scellerato e quando

sciogli dal alma i gravi lacci a tanti

e se tardi a spezzar l’empia sorte

mille oggetti d’orror ti vo mostrando

Guerre stragi ruine infermo e morte

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